Giuditta e il Monsù - Costanza DiQuattro
Romanzo
- Trama Giuditta e il Monsù - Costanza DiQuattro
Ibla, 1884.
A Palazzo Chiaramonte, una notte di maggio porta con sé due nascite anziché una soltanto. Fortunato, abbandonato davanti al portone, e Giuditta, l'ultima fimmina di quattro sorelle.
Figlia del marchese Romualdo, tutto silenzi, assenze e donne che non si contano più, e di sua moglie Ottavia, dall'aria patibolare e la flemma altera, è proprio lei a segnare l'inizio di questa storia. Lambendo cortili assolati e stanze in penombra, cucine vissute ed estati indolenti, ricette tramandate e passioni ostinate, il romanzo si spinge fin dove il secolo volge, quando i genitori invecchiano e le picciridde crescono. C'è chi va in sposa a un parente e chi a Gesù Cristo, ma c'è pure chi l'amore, di quello che soffia sui cuori giovani, lo troverà lì dov'è sempre stato: a casa.
Dopo "Donnafugata", Costanza DiQuattro invita a sfogliare un nuovo album di famiglia, fatto di segreti inconfessabili, redenzioni agrodolci, e tanta, infinita dolcezza.
Costanza DiQuattro (Ragusa 1896) è laureata in lettere moderne all'università di Catania. Dal 2008 si occupata del teatro Donnafugata, teatro di famiglia. È stato restituito alla fruizione del pubblico dopo sei anni di restauri. Barbablù è invece il suo primo lavoro a teatro. Con Baldini+Castoldi ha pubblicato La mia Casa di Montalbano (2019) e Donnafugata (2020)
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