Recensione: Nel Mare ci sono i Coccodrilli - Fabio Geda

• Trama Nel Mare ci sono i Coccodrilli Fabio Geda

Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo.

Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso.

Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età.

• Recensione

Quando si ha l'abitudine di leggere libri, si parte sempre dal presupposto che questi siano soprattutto frutto dell'immaginazione dello scrittore. Ma non certe storie o certe realtà. Questo è il caso di "Nel Mare ci sono i Coccodrilli", scritto di pugno da Fabio Geda in collaborazione con Enaiatollah. E sì, Enaiatollah è il protagonista di questa storia. Questa è la sua storia.

Un racconto parlato, un viaggio vero nel passato del protagonista che porta a riflettere su quanto ancora oggi alcune realtà siano così diverse e lontane dalle nostre, quasi impossibili da credere. Penseremmo, anzi, a quell'immaginazione che usano gli scrittori... la nostra mente occidentale la concepirebbe di più.                                                                                              

Piu volete nel corso della lettura di questa storia mi sono ritrovata a sorprendermi: il protagonista ha più o meno la mia età. Tra una pagina e l'altra, è impossibile non riuscire a fare il paragone con la propria infanzia o l'adolescenza. Ciò che si rivela, pensare che esista una realtà così, effettiva, sconvolge il lettore. La fame, la lotta alla sopravvivenza, il lavoro. Oggi i bambini, perlomeno quelli nati e cresciuti in Occidente, sono abituati ad avere tutto, fin troppo. E poi ci sono altri bambini, che devono lottare per il loro futuro, dove la vita li costringe a diventare troppo grandi troppo in fretta. 

È un diritto assoluto per un bambino essere padrone della sua infanzia. Ma non sempre è così.

È un diritto sacrosanto per qualsiasi uomo o donna aspirare ad una vita dignitosa o, se si vuole, "normale". Ma non sempre è così.

Ogni lettore che aprirà la prima pagina di questa storia, troverà un libro vero.

• Di che cosa parla Nel Mare ci sono i Coccodrilli?

Parla di un viaggio, un viaggio vero dall'Afghanistan all'Italia. Una peregrinazione raccontata a tratti dallo stesso protagonista, che interviene lui stesso nel racconto della storia.

A soli 10 anni, Enait (Enaiatollah) sa che vuole cambiare il suo destino. Deve scappare dalla guerra e dalle persecuzioni politiche, religiose e raziali. Lo sa e lo fa. Questo tentativo di cambiamento comporta sacrifici, lavoro, paura di morire. Il bambino, oggi adulto, è costretto a crescere subito, a fare della determinazione e del coraggio le sue armi migliori. 

Con il suo viaggio, Enaiatollah tocca Afghanistan, Pakistan, Iran, Turchia, Grecia e Italia.

In fine, "Nel Mare ci sono i Coccodrilli" è un libro scorrevole, profondo nel suo significato. Tremendamente vero.  Una lettura che affronta la difficoltà dei migranti, che lasciano il proprio paese a causa della guerra.

Per quanto il tema trattato sia importante, F. Geda riesce a pesare tutte l'emozioni, senza esagerare.

• La metafora del titolo

Nel Mare ci sono i Coccodrilli. La vita è come il mare e in esso ci sono i coccodrilli, quei problemi, quelle difficoltà e persone che provano ad ostacolarci.

• L'autore

Fabio Geda è uno scrittore ed educatore italiano, nato a Torino nel 1972. Si è occupato in special modo di disagio giovanile, che ha raccontato spesso nei suoi libri.

• Il Cartone Animato

Dalla storia scritta da F. Geda è stato tratto anche un cartone animato, diretto da Rosalba Vitellaro. Il film è stato prodotto da Rai Kids e dalla società Larcadarte, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, con il patrocinio di Unicef Italia e Unhcr.

In poco più di 30 minuti, la storia è liberamente ispirata a quella che leggiamo tra le pagine del libro. Oggi è disponibile su RayPlay.